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la  Via  delle Rocche

Siamo nel Medioevo e i boschi tra la Val di Bisenzio e Montemurlo erano costellati di torri e rocche per il controllo dei territori e dei valici montani. 

Con la Via delle Rocche è possibile camminare in questo suggestivo passato che oggi rivive nella nostra natura più selvaggia ed incontaminata dove antiche rocche fanno capolino tra le fronde degli alberi. Nei contesti paesaggistici più suggestivi delle nostre terre, questa Via si snoda tra storia e natura dove si scrissero le vicende di celebri famiglie, quali i conti Guidi e Alberti ricordati nella Divina Commedia e dove sembra ancora tutto sospeso tra passato, leggenda e suggestione.

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Il tracciato della Via vi conduce dalla Rocca di Montemurlo alla Rocca di Vernio, toccando pievi, badie, piccoli borghi arroccati e le altre protagoniste del cammino: Rocca di Cerbaia e Torre di Melagrana. 

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CARTA DI IDENTITA' DEL CAMMINO:

Lunghezza totale: 40 km circa

Dislivello complessivo: 2000 m circa

Difficoltà: media

Tappe: consigliato in 2 tappe

Durata complessiva: da 1 a 3 giorni

5 Comuni: Montemurlo, Prato, Vaiano, Cantagallo, Vernio

3 Collegamenti: > La Via della Lana e della Seta > Via Jacopea > Via Romea germanica imperiale

TAPPA 1​

DALLA ROCCA DI MONTEMURLO ALLA ROCCA DI MELAGRANA

Lunghezza totale: 21.2 km circa

Dislivello: +893 m; -659 m

Il percorso della Via delle Rocche inizia dal colle di Montemurlo e dal suo borgo fortificato, il nucleo più antico della zona, già frequentato da etruschi e romani.

La villa conserva, dai tempi della dominazione della famiglia Guidi, il volto della fortezza con la mole dell'antica torre merlata. La Via delle Rocche continua lungo la via Baronese, dove ci troveremo tra pittoreschi terrazzamenti che arrivano fino alle pendici del Monteferrato, dove si aprono gli anfiteatri delle ex cave di Serpentino o marmo verde di Prato.

Il percorso raggiunge il passo della Collina di Prato e prosegue in direzione dei borghi di Popigliano e Grisciavola fino al guado di Vaiano dove sorge ancora l’imponente complesso della Badia di San Salvatore.

Si attraversa il Bisenzio nei pressi dei resti del ponte medievale verso il versante della Calvana. Tutta l’area è punteggiata da case coloniche e case torri, tra le quali si erge la Torre di Melagrana. L’edificio, posto al confine meridionale della zona di influenza degli Alberti, aveva una funzione prettamente militare, a controllo della viabilità che conduceva da un lato verso Montepiano e dall’altro verso il Mugello.

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TAPPA 2​

DALLA TORRE DI MELAGRANA ALLA ROCCA DI VERNIO

Lunghezza totale: 23.3 km circa

Dislivello: +1136 m; -1115 m

Dalla Torre di Melagrana la Via delle Rocche continua e si raggiunge l’antica pieve di Sofignano, porta di accesso agli spettacolari paesaggi offerti dal massiccio della Calvana.

Il percorso attraversa borghi senza tempo caratteristici della nostra Val di Bisenzio che varrebbero un viaggio intero, come Montauto, Mezzana e Montecuccoli.

Da Montecuccoli un sentiero scende fino a Rocca Cerbaia, uno dei luoghi più simbolici della nostra terra, luogo di tesori, faide e violenze, di storia, di storie e anche, ovviamente, di leggende, come ogni castello che si rispetti! Proprio secondo un'antica leggenda Dante Alighieri, fuggiasco da Firenze, giunse alla rocca in una notte del 1285 in cerca di rifugio, ma fu respinto.

Da qui la Via delle Rocche riprende parallela al corso del fiume Bisenzio, entrando nei confini di quello che fu il feudo di Vernio.

Il percorso si avvia alla sua conclusione con la salita alla Rocca di Vernio, oggi residenza privata, cuore dei possedimenti feudali degli Alberti e dei banchieri fiorentini Bardi.

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Parti quando vuoi:
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Scopri la Via delle Rocche, il cammino che unisce, per la prima volta, e castelli e le torri immersi nella natura delle terre da Montemurlo a Vernio, sulle antiche vie di mezza costa medievali tra pievi, badie, villaggi arroccati e la nostra natura incontaminata.

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